Colleferro


Mostra fotografica del 07/01/2017

Ringrazio RIGENERAZIONE, associazione di promozione sociale che il 7 Gennaio 2017 ha organizzato un bellissimo evento benefico dal nome "STAVOLTA ASCOLTA IL TUO CUORE" volta a sensibilizzare i cittadini di tutta la valle del sacco sullo stato della nostra sanità, in particolare dell'Ospedale di Colleferro.

Ringrazio il mio amico Marco Sabene per avermi coinvolto a partecipare con una mostra fotografica allestita all'ingresso del teatro, con le foto da me realizzate in questi anni a Colleferro e per aver chiesto il mio apporto con video e immagini per la realizzazione dello spettacolo.

Per l'occasione dell'evento ho realizzato una foto dell'ospedale che potete visualizzare sotto che è stata utilizzata come sfondo base, durante tutto lo spettacolo teatrale.


Mostra fotografica del 21/06/2013

 

L'immagine sopra è stata utilizzata per rappresentare la serata organizzata dalla libreria Sangraal di Colleferro il 21/06/2013.

Abbiamo voluto unire cultura, scienza e arte per evidenziare un pensiero positivo dedicato alla nostra città, Colleferro, che ne ha tanto bisogno.

 

(l'immagine sopra, gentilmente autorizzato dall'AVIO s.p.a. per il suo utilizzo, è stata da me modificata, con l'aggiunta dei libri e della luna)


Febbraio 2012 - Neve a Colleferro

Febbraio 2012 ............... mese molto freddo e nevoso............ anche a Colleferro.

Erano tantissimi anni che non si verificavano delle nevicate così abbondanti e quindi, potevo non "immortalare" tale evento??? Buona visione!!!

" da Pietrafalla"
" da Pietrafalla"

(Gioie e dolori di vivere in questa città)

Lo sviluppo della cittadina ebbe inizio già nel 1912 con la conversione di una fabbrica oramai in disuso da anni (lo zuccherificio della Società Valsacco), ad una di esplosivi. Il primo nucleo di case infatti non fu quello dove oggi si erge il centro della cittadina, bensì presso lo scalo della allora stazione ferroviaria "Stazione Segni-Paliano", poi chiamata Colleferro-Segni-Paliano.

In seguito alla nascita del Comune di Colleferro, dove un primo nucleo di case (nonché la chiesa di S.Gioacchino) venne edificata nell'allora territorio di Valmontone (conosciuto come Segni Scalo).

La nascita della Colleferro che oggi si conosce avvenne del tutto per caso: fu infatti il senatore ingegnere Leopoldo Parodi Delfino (già senatore e figlio del fondatore della Banca Nazionale, poi Banca d'Italia) che, sorvolando con il proprio aereo le terre appartenenti all'allora principe Doria, decise che quel luogo si sarebbe sposato magnificamente con il suo progetto di costruire una nuova industria bellica, e fondò l'omonima azienda insieme al senatore Giovanni Bombrini. Nacque quindi, insieme allo stabilimento, un nuovo nucleo di case, conosciuto come "Villaggio B.P.D", il quale invogliò numerose persone da ogni angolo dell'Italia post-primo conflitto mondiale a spostarsi in questo nuovo insediamento industriale, che oltre a promettere un salario fisso ai propri operai offriva ad essi anche la possibilità di vivere con le proprie famiglie, grazie appunto a quelle case per gli operai costruite appositamente dalla nuova azienda.

 

Colleferro, il cui territorio apparteneva originariamente ai Comuni di Valmontone (Zona dello Scalo e parte dell'attuale Capoluogo comunale) e di Roma, continuò la propria espansione urbana per tutti gli anni venti e trenta fino a divenire comune autonomo nel 1935 con l'emanazione della Legge XIII n. 1147 del 13 giugno dello stesso anno, e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del giorno 8 luglio 1935 n. 157
Di notevole interesse sono i rifugi antiaerei, residuato della seconda guerra mondiale, in cui trovarono riparo circa 1500 civili durante i bombardamenti; gran parte dei Rifugi è ancora visitabile nel giorno di Santa Barbara (4 Dicembre), patrona del paese.
Nell’ambito del progetto POLIS e del Programma di Riqualificazione Urbana e di Recupero si collocano nuovi e corposi interventi di pianificazione urbana nonchè il completamento di quelli in corso.
Il Programma, approvato con delibera C.I.P.E. del 25/9/97 e finanziato dal Ministero dei LL.PP. con un contributo di £ 4.147.000.000, prevede interventi di natura edilizia.
Il piano di recupero facendo leva sul Castello dovrà prevedere anche una moderna forma di gestione pubblico-privato di questa importante preesistenza storico-artistica sia per garantirne un uso corretto che per una costante manutenzione.
Il recupero di Castello Vecchio e dell’area circostante da destinare a parco cittadino non ha ricevuto i finanziamenti dalla passata Giunta Regionale. Essendo stato però giudicato “meritevole di finanziamento” il programma urbanistico è stato ripresentato.